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Francesco Pucciarelli
Prigionieri della vita
Una piacevole conversazione tra slacciati e non solo
La proverbiale saggezza popolare ci insegna che, fin quando abbiamo gli occhi aperti, tutto passa in secondo piano.
Forse non è esattamente così, ma gli occhi, questi nostri organi così preziosi, possono parlare, dare e ricevere gioia, sorrisi, emozioni e, come bravi reporter di guerra anche in mezzo all’orrore, riuscire a catturare qualche immagine di tenerezza, volti segnati sì dalla sofferenza ma anche intrisi di tanta umanità che inducono il cuore alla speranza.
Francesco Pucciarelli (Caggiano 1963), ha sempre amato la letteratura e la scrittura alle quali da sempre ha dedicato buona parte del suo tempo libero. Ma, da quando nel 2015, gli è stata diagnosticata la SLA (sclerosi laterale amiotrofica), avendo dovuto abbandonare le sue attività lavorative, “per forza di cose” ha avuto molto più tempo per nutrirsi di tutto quello che ci offre la cultura in generale e la medicina in particolare.
Ed è così che, paradossalmente, ha potuto far conoscere meglio e con più intensità i suoi pensieri e riflessioni sul suo e il nostro quotidiano. Questo è il suo secondo libro dopo Pensieri slacciati pubblicato nel 2017.
A cura di Mimmo Pucciarelli
96 pp.
8 Euros
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